WHY AFRICA?

Dati e considerazioni per comprendere l’importanza di investire in questo continente

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Ruto rafforza i patti con la Cina e si sbilancia su Taiwan

Visita a Pechino densa di significati, economici e geopolitici del presidente del Kenya, William Ruto. Accolto con tutti gli onori, Ruto è stato in Cina dal 22 al 26 aprile. Mentre nel resto del pianeta i potenti erano quasi tutti concentrati a Roma, ai funerali di Papa Francesco, si è

Italia e Nazioni Unite per filiera caffè in Africa (e Kenya)

Caffè in primo piano. Collaborazione sempre più spinta e connessa tra l’Organizzazione delle Nazioni Unite per lo Sviluppo Industriale (UNIDO ) e il Governo italiano. L’accordo, appena sviluppato e implementato, chiama in causa la produzione sostenibile di caffè. Un impegno perfettamente armonico con il focus

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Molte aziende sostengono i nostri progetti umanitari e ci chiedono di conoscere ed esplorare le opportunità offerte dal mercato commerciale del Kenya.

Capendo che il mercato del Paese diventerà sempre più importante per le imprese italiane, abbiamo messo a punto una partnership con un nostro sostenitore Martino Ghelmi che è anche un accreditato operatore italiano con la sua società di consulenza  – vadoinafrica.com (ViA Group Srl) -che aiuta da anni le aziende italiane a lavorare in Africa , creando un osservatorio dedicato specificamente alla conoscenza del mercato commerciale del Kenya insieme ad operatori di marketing kenioti.

Potresti rispondere che, in quanto azienda, è giusto aiutare chi è vicino al tuo business, anche per aver un ritorno di immagine immediato. Ti potrei dire che hai ragione. Occorre, però, considerare anche che il continente africano – basta dare uno sguardo ai dati relativi allo sviluppo demografico – diventerà a breve un mercato di interesse, nel quale sarà possibile esportare, delocalizzare o aprire una filiale aziendale. Esso costituisce, peraltro, un ambito in cui potresti formare manodopera che oggi non trovi più in Italia.

La questione si comprende ancora meglio osservando i grafici proposti, che illustrano l’andamento della demografia nel mondo fino alla fine del XXI secolo. Non è stupefacente. 

Nel 2050, l’Africa ospiterà 2,5 miliardi di persone. Di queste, un miliardo e mezzo saranno attive e lavoratrici e, potenzialmente, diventeranno anche consumatori attivi.

Come vedi, dal 2075 in poi – una volta toccato il picco demografico – la popolazione mondiale si restringerà e non crescerà più. Tranne che in Africa.

Non voglio esprimermi sul futuro andamento economico dell’Africa perché è difficile prevederlo. È comunque possibile scaricare i report disponibili su questa pagina per farsi un’idea. Ciò che è certo, però, è che una popolazione giovane così numerosa dovrà per forza consumare.

Ecco che allora sostenere oggi un’organizzazione che opera in Kenya – uno tra i pochi Paesi del continente in fase di sviluppo – come la nostra ti permette di tenere sotto controllo l’evoluzione del mercato africano per il tuo business futuro. Potrai – come ha già fatto la Confindustria veneta operando in Ghana, per citare un esempio – favorire l’educazione e formare al lavoro una forza costituita da giovani (l’età media africana è di 19 anni), per inserirli nei tuoi stabilimenti. O ancora, solo per avere la percezione di ciò che accade ed essere pronto quando vorrai intervenire. Insomma, investire in Africa è la cosa giusta.

E farlo con Alice for Children, aiutando tanti bambini e ragazzi che oggi non hanno un futuro, è ancora meglio.

Pensaci. Sii curioso. Chiamaci. Restiamo in contatto. Conosciamo bene l’Africa e, per questo, possiamo aiutarti.

 

Molte aziende sostengono i nostri progetti umanitari e ci chiedono di conoscere ed esplorare le opportunità offerte dal mercato commerciale del Kenya.

Capendo che il mercato del Paese diventerà sempre più importante per le imprese italiane, abbiamo messo a punto una partnership con un nostro sostenitore Martino Ghelmi che è anche un accreditato operatore italiano con la sua società di consulenza  – vadoinafrica.com (ViA Group Srl) -che aiuta da anni le aziende italiane a lavorare in Africa , creando un osservatorio dedicato specificamente alla conoscenza del mercato commerciale del Kenya insieme ad operatori di marketing kenioti.

 

Kenya Market Watch è il marchio di un osservatorio creato da un gruppo di amici italiani e kenioti con cui, nel tempo, abbiamo stabilito rapporti lavorando per i nostri progetti di sviluppo umanitario.

Durante questi anni di attività, moltissimi nostri sostenitori facenti parte di aziende italiane ci hanno spesso chiesto informazioni relativamente al mercato keniota e noi abbiamo sempre cercato chi potesse dare loro una risposta: dall’Ambasciata italiana ad amici che conoscevano il mercato.

Poiché le richieste si sono fatte numerose, oggi ci siamo organizzati meglio con consulenti italiani in grado di indirizzare e consulenti kenioti capaci di relazioni forti e solide con il mercato

Alice for Children rappresenta solo il tramite, nulla di più, ma conoscendo il territorio possiamo presentare i nostri consulenti e dare istruzioni sul territorio e le abitudini di lavoro dei kenioti.

 

Molte aziende sostengono i nostri progetti umanitari e ci chiedono di conoscere ed esplorare le opportunità offerte dal mercato commerciale del Kenya.

Capendo che il mercato del Paese diventerà sempre più importante per le imprese italiane, abbiamo messo a punto una partnership con un nostro sostenitore Martino Ghelmi che è anche un accreditato operatore italiano con la sua società di consulenza  – vadoinafrica.com (ViA Group Srl) -che aiuta da anni le aziende italiane a lavorare in Africa , creando un osservatorio dedicato specificamente alla conoscenza del mercato commerciale del Kenya insieme ad operatori di marketing kenioti.

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