ViA lancia l’Africa Italia Campus

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Un workshop, Africa 26, per lanciare un altro format consulenziale di ViA, l’Africa Italia Campus. Su YouTube, by VadoinAfrica Tv, Martino Ghielmi ha moderato e tenuto le fila di un incontro online live per circa 150 imprenditori e manager, ma già nelle giornate successive al primo streaming il video ha ottenuto oltre 520 visualizzazioni.

Tutti – si direbbe – imprenditori e professionisti di piccole e medie imprese italiane determinati a far crescere la propria presenza in Africa nel 2026. Il fondatore di VadoinAfrica.com (ViA Group Srl) ha aperto il workshop ed ha avuto il supporto di altri ambassador di VIA.

Le persone interessate al tema si sono collegate da Roma, Bologna, Loreto, Sanremo, ma anche da Genova, dallo Zambia, da Lugo di Romagna, e poi Napoli, Brescia, Parma, Padova, la Brianza, Milano, Bergamo, dal Kenya e tante altre località dentro e fuori dai nostri confini nazionali.

In Africa per business. Responsabile

Ghielmi ha chiesto ai partecipanti di indicare quali fossero i Paesi del continente a cui guardavano con più curiosità e Kenya (forse il Paese che è stato più segnalato), Benin, Marocco, Burkina Faso, Mali, Niger, Tanzania, Sudafrica, Nigeria, Egitto, Algeria, Ghana, Etiopia, Sudafrica, Costa D’Avorio, Congo, Uganda, Ruanda sono stati alcuni dei primi Paesi ‘obiettivo’ suggeriti dalla platea online.

Il target di imprese e imprenditori che avevano risposto all’appello era in larga misura circoscrivibile nel variegato tessuto delle nostro PMI. Martino – amico di Alice for Children – ha ‘promosso’ il libro del nostro presidente Diego Masi, ‘Il Secolo Africano’, dato spazio allo sponsor ‘tecnico’, Ethiopian Airlines, e poi ha cercato di affrontare ancora una volta– come aveva fatto nel corso di eventi simili – gli aspetti d’interesse per le imprese che stanno valutando di allargare l’orizzonte del proprio business.

Il tema chiave è stato quindi quello di come fare a internazionalizzare le proprie attività scegliendo l’Africa senza correre inutile rischi già nell’imminente 2026. Nono commettere i soliti errori che è facile compiere quando si intraprende nel continente, mitigare il rischio di impresa inevitabilmente alto, avere contezza di cosa realmente significhi il Piano Mattei per l’Africa per le nostre PMI, e poi prepararsi anche ad attraversare la ‘death valley’ – nel corso dell’intrapresa – rimanendo fiduciosi anche un periodo in cui non si monetizza ancora l’attività.

Il tema chiave è stato quindi quello di come are a internazionalizzare le proprie attività scegliendo l’Africa, senza correre inutile rischi, già nell’imminente 2026.

Non commettere i soliti errori che è facile compiere quando si intraprende nel continente, mitigare il rischio di impresa inevitabilmente alto, avere contezza di cosa realmente significhi il Piano Mattei per l’Africa per le nostre PMI, e poi prepararsi anche ad attraversare la ‘death valley’ – nel corso dell’intrapresa – rimanendo fiduciosi anche un periodo in cui non si monetizza ancora l’attività.

L’Africa non è una sola cosa, ma un articolato sistema di Paesi che richiedono ognuno un approccio peculiare, partner in loco, relazioni e adattamenti al contesto molto flessibili, tanta perseveranza. Non si cerca un ‘distributore’, si deve essere pronti a lasciare nel Paese una parte congrua dei benefici prodotti. Bisogna pensare ad avere un impatto positivo, non sottostimare la complessità, pensare di aggirare i problemi. L’Africa offre certamente un potenziale notevole.

Demografia e classe media

Perché è piena di giovani, ha una classe media in crescita. E’ oramai fortunatamente orientata a valorizzare in casa le proprie materie prime. Allearsi, accorciare la filiera, stare lì, sono condizioni essenziali per svoltare. Lorenzo Bergese, Riccardo Zanini, Fabrizio De Giorgio hanno ulteriormente arricchito di spunti e elementi la presentazione di Ghielmi.

Che poi ha lanciato la nuova proposta di formazione di ViA. Il Campus in Piemonte per approfondire in tre giorni, in maniera più mirata, mercati, opzioni, consistenza dei progetti che si vogliono avviare. Tre giorni residenziali, di lavoro pratico e guidato per impostare in modo serio, strategico e sostenibile l’ingresso della tua azienda nei mercati africani.

Il Campus si terrà dal 5 al 7 Febbraio 2026, in località ancora top secret (in Piemonte) ed è pensato per imprenditori e professionisti che vogliono: comprendere dove ha senso operare e perché; selezionare un paio di Paesi adatti (non “mezza Africa”); validare opportunità concrete con colleghi che lavorano sul campo; costruire un piano operativo basato su numeri, rischi e tempistiche reali. È un percorso intensivo, a numero chiuso, con tavoli tematici, casi studio reali e mentor con esperienza diretta in diversi Paesi.