William Ruto vuole privatizzare uno degli asset Paese più significativi del Kenya, Safaricom, e quindi anche il gioiellino M-Pesa. Un ‘sacrificio’ che il presidente del Kenya e il Tesoro hanno ritenuto necessario per acquisire risorse finanziarie da immettere nelle casse dello Stato che languono.
Il governo di Nairobi ha deciso una misura che molti osservatori economici interni e gli oppositori politici del presidente Ruto, considerano autolesionista e priva di visione. In vendita, infatti, c’è ora una parte della sua quota del 34,9% in Safaricom.
In ballo c’è il destino del principale operatore di telecomunicazioni in Kenya e, molto probabilmente, di una delle aziende più redditizie dell’Africa orientale. Fondata nel 1997, inizialmente era una sussidiaria di Telkom Kenya, ma nel 2000 Vodafone ha acquisito una quota del 40%, assumendo la gestione dell’azienda. Successivamente Vodafone ha ridotto la sua partecipazione diretta in Safaricom, trasferendo il 35% delle sue quote a Vodacom, la sua controllata sudafricana.
Il miracolo M-Pesa e l’espansione in Etiopia
Safaricom è un gigante che offre servizi di Telefonia mobile e internet con una vasta copertura 4G. Altro pezzo forte, M-Pesa, il sistema di mobile money leader in Africa. Nel bouquet del gestore ci sono anche E-commerce, cloud computing e streaming musicale, nonché la fibra ottica per connessioni ad alta velocità.
Safaricom controlla circa il 65,7% del mercato delle telecomunicazioni in Kenya, con una base di 47 milioni di utenti. Inoltre, ha espanso le sue operazioni in Etiopia, rafforzando la sua presenza nella regione.
Nell’ultimo bilancio disponibile, Safaricom ha registrato un fatturato totale di 388,7 miliardi di KES (circa 3 miliardi di dollari), con una crescita dell’11,2% rispetto all’anno precedente. La sua valutazione di mercato dipende dalle fluttuazioni del mercato azionario e dagli investimenti in nuove tecnologie e mercati. M-Pesa ha generato 161,1 miliardi di KES di entrate nell’ultimo anno fiscale, contribuendo al 44,2% delle entrate di Safaricom. È il principale motore di crescita dell’azienda, grazie alla sua espansione nei servizi finanziari e di pagamento digitale.
M-Pesa è già operativa in Etiopia. Safaricom ha lanciato ufficialmente il servizio nel paese, offrendo pagamenti mobili, trasferimenti di denaro e servizi finanziari. Gli utenti etiopi possono accedere a M-Pesa tramite USSD, STK e un’app mobile, rendendo il servizio disponibile su qualsiasi tipo di telefono. L’espansione in Etiopia è una mossa strategica per Safaricom, considerando che il paese ha una popolazione di oltre 120 milioni di persone e un mercato finanziario in crescita.
Obiettivo 1 miliardo di euro
La cessione del Tesoro punta a raccogliere la maggior parte dei 149 miliardi di KES del piano di privatizzazione (1 miliardo di euro, 1,150 miliardi di dollari). L’obiettivo è colmare il deficit finanziario senza aumentare le tasse, in un contesto economico difficile e con le elezioni presidenziali del 2027 ed il clima politico avvelenato che sconsigliano a Ruto iniziative diverse. La vendita potrebbe avvenire tramite un’offerta pubblica secondaria o una vendita diretta a investitori privati.
Tra i potenziali acquirenti potrebbero esserci Fondi di investimento globali che cercano opportunità nei mercati emergenti, Società di private equity specializzate in telecomunicazioni e fintech e Investitori già presenti nel settore che vogliono espandere la loro influenza in Africa.
Ad esempio, M&G plc ha già investito in Safaricom. Safaricom sta attivamente cercando investitori per finanziare startup locali attraverso il suo Spark Accelerator Programme, attirando venture capital e fondi di investimento
Una storia di successo
M-Pesa è un servizio di mobile money lanciato nel 2007 da Safaricom, in collaborazione con Vodafone. Il nome deriva da “mobile” e “pesa”, che in swahili significa “denaro”. È stato progettato inizialmente per facilitare le transazioni finanziarie tra istituzioni di microfinanza, ma si è rapidamente evoluto in un sistema di pagamento digitale ampiamente utilizzato. Gli utenti possono inviare e ricevere denaro direttamente tramite il loro telefono cellulare. Permette di pagare utenze, tasse scolastiche e fare acquisti nei negozi. Offre prestiti e risparmi mobili, regolati dalla Central Bank of Kenya. Consente trasferimenti internazionali di denaro, inclusi pagamenti tramite PayPal e Western Union. Gli utenti possono effettuare transazioni anche senza una connessione dati attiva.
M-Pesa ha così rivoluzionato il settore finanziario in Kenya e in altre nazioni africane, europee e asiatiche, migliorando l’inclusione finanziaria e riducendo la dipendenza dal contante.
M-Pesa è compatibile con qualsiasi telefono cellulare che supporti la rete mobile di Safaricom, il principale operatore in Kenya. Non è necessario avere uno smartphone: anche i telefoni più semplici con funzionalità USSD possono accedere ai servizi di M-Pesa.
Tuttavia, con la crescente diffusione degli smartphone, Safaricom ha sviluppato una piattaforma basata su cloud, migliorando l’esperienza utente e facilitando le transazioni digitali. Inoltre, M-Pesa è integrato con diverse app di pagamento e servizi finanziari, come PayPal e Western Union, rendendolo ancora più versatile.
M-Pesa nelle baraccopoli di Nairobi
Anche nelle baraccopoli di Nairobi, dove Alice for Children opera da quasi 20 anni, è possibile incontrare dei chioschi per caricare il proprio conto M-Pesa.
Anche in un ambiente poverissimo come appunto le baraccopoli, è molto diffusa la pratica di trasferire piccole somme di denaro tramite il proprio telefono.
In un contesto come quello africano, in cui le distanze sono molto ampie e in cui non è diffusa la proprietà di personal computer, quasi tutti hanno un telefono per poter usare il servizio di pagamento in modo sicuro e comodo.