L’edizione 2025 del Rapporto Scuola Azienda, a cura di Fondazione Sodalitas e LaFabbrica, offre molte informazioni critiche su questo essenziale nesso sociale e sottolinea che si tratta di una Alleanza Strategica. Oltre a La Fabbrica, collabora nella ricerca l’ANP, ovvero l’Associazione Nazionale Dirigenti Pubblici e Alte Professionalità della Scuola (già Associazione Nazionale Presidi), che dal 2014 accoglie tutti i dirigenti pubblici e dal 2021 i quadri assunti alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche.

Rapporto 2025: integrarsi di più, fare sistema
Emerge come il rapporto tra scuola e aziende non possa essere limitato a episodi occasionali, a momenti ciclici di contatto, ma debba invece diventare parte integrante di un ecosistema educativo allargato. Avvicinare il mondo dell’istruzione e quello della produzione non è più solo un obiettivo a cui tendere, ma deve essere un aspetto strutturale dell’organizzazione sociale se si vogliono rendere le nuove generazioni protagoniste attive del loro percorso formativo.

La maggior parte delle aziende, come evidenzia lo studio, considera i progetti per le scuole parte integrante della propria strategia di sostenibilità. Per le aziende, la collaborazione con le scuole è un’opportunità per incontrare le giovani generazioni e consolidare il ponte tra formazione e mondo del lavoro.
Il Rapporto Scuola-Azienda 2025 propone di costruire un nuovo patto educativo tra scuola e impresa, fondato sulla fiducia reciproca, sulla condivisione di obiettivi e sulla volontà di contribuire insieme alla crescita delle nuove generazioni. In un mondo in rapida trasformazione, solo un’alleanza strategica tra i principali attori educativi può garantire un futuro sostenibile, inclusivo e innovativo.

Una collaborazione sempre più diffusa
Uno dei dati più significativi emersi dal rapporto è che il 97% delle scuole italiane ha ospitato almeno un progetto educativo promosso da aziende negli ultimi tre anni. Questo dato testimonia una diffusione capillare delle iniziative aziendali nel contesto scolastico, a conferma di un interesse crescente da parte delle imprese nel contribuire alla formazione delle nuove generazioni.
Dal lato delle imprese, l’interesse è altrettanto forte: il 90% delle aziende coinvolte valuta positivamente i risultati ottenuti dai progetti educativi realizzati con le scuole. Inoltre, due imprese su tre dichiarano l’intenzione di rafforzare la collaborazione con il mondo scolastico nei prossimi tre anni. Questo trend evidenzia una crescente consapevolezza del ruolo sociale e strategico che le aziende possono giocare nel sistema educativo.

Superare la logica dell’alternanza episodica
Il rapporto sottolinea la necessità di superare la visione tradizionale dell’alternanza scuola-lavoro come esperienza isolata e occasionale. Al suo posto, si propone un modello di ecosistema educativo integrato, in cui scuola e impresa collaborano in modo continuativo, condividendo obiettivi formativi e costruendo percorsi educativi coerenti e di lungo periodo.
Questa nuova visione si fonda sull’idea che la scuola e l’impresa non siano mondi separati, ma attori complementari di un unico processo educativo. La scuola rappresenta il presente della formazione, mentre l’impresa incarna il futuro professionale e sociale degli studenti. L’incontro tra questi due mondi può generare un valore aggiunto significativo, sia per gli studenti che per la società nel suo complesso.

Temi educativi prioritari
Le aree tematiche su cui si concentra maggiormente la collaborazione tra scuola e impresa riflettono le sfide più attuali e rilevanti per il futuro.
L’Intelligenza Artificiale? le aziende propongono percorsi per comprendere le opportunità e i rischi dell’AI, con un focus sull’etica e sull’impatto sociale.
Le competenze STEM rimangono un aspetto essenziale e si promuove l’interesse per le discipline scientifiche e tecnologiche, con particolare attenzione all’inclusione di genere. Ma anche l’economia deve avere più spazio: si punta a sviluppare la consapevolezza e la capacità di gestire risorse in modo responsabile.
Il rapporto affronta anche i temi legati all’uso consapevole delle tecnologie, alla sicurezza online e alla responsabilità digitale. Le imprese, inoltre, sensibilizzano gli studenti sui temi della sostenibilità ambientale, dell’economia circolare e dell’Agenda 2030.
Questi temi non solo arricchiscono l’offerta formativa delle scuole, ma contribuiscono anche a formare cittadini consapevoli, pronti ad affrontare le sfide del mondo contemporaneo.

Le forme di intervento più diffuse
Il rapporto analizza anche le modalità con cui le aziende intervengono nel contesto scolastico. Le più diffuse sono la fornitura di materiali educativi gratuiti (23%), i concorsi creativi (20%), le visite aziendali (14%), i percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento (13%) e gli incontri con esperti aziendali (11%).
Queste attività permettono agli studenti di entrare in contatto diretto con il mondo del lavoro, di sviluppare competenze trasversali e di orientarsi meglio nelle scelte future.
Obiettivi condivisi e impatto sui curricula
Uno degli aspetti più interessanti del rapporto è l’analisi degli obiettivi educativi condivisi tra scuola e impresa. Le scuole vedono nella collaborazione con le aziende un’opportunità per rafforzare l’offerta formativa, aggiornare i contenuti didattici e offrire agli studenti strumenti concreti per affrontare il futuro. Le aziende, dal canto loro, riconoscono il valore strategico di investire nella formazione delle nuove generazioni, contribuendo allo sviluppo del capitale umano e del territorio.

Le attività promosse dalle imprese hanno anche un impatto positivo sui curricoli scolastici, introducendo temi spesso assenti nei programmi tradizionali, come l’Agenda 2030, l’etica dell’intelligenza artificiale, l’inclusione sociale e il contrasto agli stereotipi. In questo modo, la collaborazione scuola-impresa diventa un motore di innovazione educativa.


