Fresco di pubblicazione a cura di Great Place to Work Italy, il ranking Best Workplaces for Blue Collar 2025 che premia i 15 migliori ambienti di lavoro. Tra i focus della classifica costruita sondando 4 mila lavoratori attivi all’interno delle principali realtà manifatturiere e produttive italiane, aspetti qualitativi e tecnici.

Great Place in Italy
Imparzialità di trattamento indipendentemente dall’orientamento sessuale e dall’origine etnica, sicurezza sul lavoro (+15%) e qualità delle infrastrutture (+20%), autonomia operativa (+11%), management onesto ed etico (+21%) e celebrazioni degli eventi speciali (+25%) sono alcuni dei tratti caratteristici delle organizzazioni più virtuose dell’industria manifatturiera e della produzione italiana.
Trust Index a 66
Nei 15 migliori ambienti di lavoro secondo le tute blu italiane, il Trust Index, l’indice che rappresenta il valore medio delle risposte positive al questionario di clima organizzativo, è pari al 66%, un dato superiore del +19% rispetto a quello fatto registrare dal panel di aziende non best workplaces dell’industria manifatturiera & della produzione (47%) analizzate da Great Place to Work Italia.
Un divario che si amplia ancora di più, salendo al +22%, nel confronto con il dato della norma italiana (44%), il quale evidenzia il valore medio delle aziende italiane sui principali indicatori di Great Place To Work, ottenuto tramite il report European Workforce Study.
Sicurezza e infrastrutture
Le realtà lavorative manifatturiere più virtuose spiccano su due tematiche, quella della sicurezza sul lavoro e della qualità delle infrastrutture aziendali, che sono centrali nel panorama lavorativo italiano. Sono infatti più di otto su dieci (82%) i Blue Collar delle aziende best workplaces che ritengono fisicamente sicuro il proprio luogo di lavoro, con una differenza di 15 punti percentuali nel confronto con le altre realtà produttive non best analizzate (67%). La qualità delle infrastrutture viene riconosciuta dal 71% degli operai dei best workplaces, un dato che scende al 51% tra le tute blu delle aziende non eccellenti analizzate.
Secondo un recente rapporto dell’Inail – Istituto Nazionale per l’Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro, confrontando il numero dei casi mortali in occasione di lavoro agli occupati Istat nei vari periodi, si nota come l’incidenza sia passata da 1,45 decessi denunciati ogni 100mila occupati Istat di giugno 2019 a 1,47 del 2025 (+1,4%). Il calo ha riguardato, in particolare, la gestione Industria e servizi, che è passato da 308 a 303 denunce mortali.

Imparzialità di trattamento
Altri punti di forza delle aziende best workplaces, certificati dai colletti blu, riguardano l’imparzialità di trattamento indipendentemente dall’orientamento sessuale (88%) e dall’origine etnica (86%), la possibilità di potersi assentare dal lavoro quando se ne sente il bisogno (82%) e il sentirsi accolti e benvenuti al momento dell’assunzione (79%).
Altri fattori che, secondo il parere degli operai, premiano l’eccellenza delle 15 migliori realtà manifatturiere e produttive italiane riguardano, in primis, l’autonomia operativa con i responsabili che mostrano piena fiducia nel lavoro svolto dalle persone senza doverle continuamente controllare: sono il 71% i blue collar delle aziende best che dichiarano di avere piena autonomia operativa, contro il 60% delle tute blu delle realtà produttive non eccellenti. Divari che si allargano ancora di più quando parliamo dell’eticità del management (73% nei best workplaces contro il 52% delle altre aziende manifatturiere analizzate, +21%) e dei festeggiamenti degli eventi speciali (76% nei best workplaces contro il 51% del panel di aziende manifatturiere non best analizzate, +25%).
Gli operai delle aziende best premiano particolarmente altri due aspetti dell’esperienza lavorativa: la possibilità di poter usufruire di benefit unici che sanno incontrare i principali bisogni e le necessità di questa fetta di popolazione aziendale (71%) e la comprensione della visione del management rispetto a dove sta andando l’azienda, fattore che denota grande vicinanza e trasparenza della direzione nei confronti dei blue collar (67%).

Un Index per il leader
A quest’ultimo aspetto si lega anche il Leadership Index, un indicatore della qualità dei comportamenti di leadership all’interno dell’organizzazione che riflette quanto i comportamenti di leadership dei manager siano efficaci nel creare un ambiente di fiducia, partecipazione e crescita condivisa. Nei best workplaces questo valore è pari al 64% contro il 47% fatto registrare dal panel di tutte le aziende non best dell’industria manifatturiera & produzione analizzate. Nelle aziende best workplaces secondo gli operai italiani, la percezione di essere inclusi e valorizzati indipendentemente dalla propria posizione è molto diffusa e ciò influisce positivamente sulla considerazione della propria organizzazione come un eccellente ambiente di lavoro. Ascoltare, motivare, coinvolgere e valorizzare tutte le persone, non solo gli impiegati ma anche gli operai e i reparti produttivi, diventa per le aziende una leva strategica imprescindibile per affrontare le sfide del presente e costruire così il futuro.
Il podio della top 15
Ma quale è il podio della top 15 secondo lo studio? Sul gradino più alto troviamo AbbVie, azienda biofarmaceutica globale che ha il proprio sito produttivo a Campoverde di Aprilia (LT) e la sede centrale italiana a Roma. Al secondo posto c’è ARD Raccanello, azienda leader nella produzione e commercializzazione di prodotti vernicianti per l’edilizia con sede a Padova mentre completa il podio, sul gradino più basso, Rheinmetall Italia spa, realtà leader mondiale nella difesa e sicurezza che opera in oltre 60 paesi come parte di uno dei principali gruppi industriali europei



