Per il Kenya alto costo debito. Moody’s spinge ricorso a FMI

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Non basta fare ricorso al mercato interno, per il Kenya meglio finanziarsi con il Fondo Monetario Internazionale. L’indicazione arriva da Moody’s che la ritiene la soluzione migliore per colmare il disavanzo ‘fisiologico’ del bilancio statale, dove la voce aumento delle Tasse – dopo le manifestazioni dell’anno scorso e quelle di quest’anno contro il governo e le misure di William Ruto – risulta come una variabile che attualmente è politicamente impraticabile, oltre che insostenibile per gran parte della popolazione del Paese.

Kenya pensi a finanziarsi diversamente

L’agenzia di rating boccia la strategia sul debito del governo, che proprio nel corso di questo mese si è trovato a dovere onorare alcune scadenze importanti. In particolare, per quanto riguarda i titoli di Stato. Ecco un riepilogo delle principali scadenze e rendimenti aggiornati che da bene l’idea di quanto sia onerosa la gestione. I titoli a 2 anni hanno un rendimento al 10,68%, quelli a 3 anni del 12,71%, quelli a 4 anni del 13,30%, quelli a cinque anni del 10,78%, quelli a 10 anni del 13,48%, quelli a 25 anni del 13,73%.

Il Kenya sta affrontando una gestione complessa del proprio debito, con l’ipotesi di emettere nuovi Eurobond per far fronte a scadenze future, tra cui una significativa obbligazione decennale da 2 miliardi di dollari in scadenza nel 2026.

La nazione dell’Africa orientale presenta uno dei rapporti più alti al mondo tra interessi sul debito e entrate fiscali, ha sottolineato Moody’s.

Un buon accordo con FMI

“Il Kenya farà affidamento prevalentemente sul mercato interno per soddisfare le proprie esigenze di finanziamento fiscale”, si legge in un report dell’agenzia.

“Questa dipendenza continuerà a pesare sulla sostenibilità del debito, rappresentando un vincolo chiave per il profilo creditizio del Kenya”.

Secondo Moody’s la capacità di generare entrate del Kenya rimane strutturalmente debole. E quindi il governo deve assicurarsi un nuovo programma di finanziamento con il Fondo Monetario Internazionale per poter far fronte ai rimborsi annuali del debito estero, che ammontano in media a 3,5 miliardi di dollari.

Il governatore della banca centrale, Kamau Thugge, ha dichiarato il mese scorso che il governo terrà un nuovo ciclo di colloqui con i funzionari del FMI a settembre, nel tentativo di raggiungere un accordo sul programma. Un nuovo efficace accordo con il FMI potrebbe rafforzare la fiducia degli investitori e ridurre i costi del finanziamento estero.