Le aziende italiane non rinunciano alle politiche DEI

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Poche marce indietro – tra le aziende italiane – sulle politiche DEI. I risultati di un sondaggio di Mindwork rassicurano la community dei manager e i responsabili delle risorse umane destabilizzati dalle iniziative anti-DEI della nuova amministrazione Usa di Donald Trump.

 

Molti degli indicatori con cui si misura l’appeal economico -finanziario di un titolo sono ancora collegati a certi paradigmi ESG e DEI. Ed è scontato che non cambieranno molto presto.

Come succederà per i dazi, anche in questo caso molte aziende – imprenditori e manager – staranno per un certo tempo a verificare come reagirà il mercato e cosa mostreranno di preferire i consumatori e i vari – a più livelli – stakeholder delle imprese. Un servizio sul tema è stato pubblicata su La Stampa e offre qualche indicazione sul nuovo orizzonte delle politiche aziendali di Diversity, Equity & Inclusion nelle aziende in Italia.

DEI, ovverosia diversity, equity e inclusion

Lo scenario internazionale sta cambiando. Perché l’inflazione, i dazi Usa, le nuove geometrie che regolano i rapporti da una parte all’altra dell’Atlantico, mutano pure la ‘sensibilità’ dei player istituzionali e delle aziende. Il Dipartimento di stato Usa il governo americano sta interrompendo tutte le collaborazioni con le aziende con politiche DEI, in quanto proprio queste politiche sono considerate discriminatorie dalla nuova amministrazione. Alcuni soggetti (BlackRock ends diversity goals, merges DEI team into ‘Talent and Culture’ | ESG Dive) – quasi intimiditi – si stanno adeguando opportunisticamente alla nuova direzione del vento. Ma questa scelta non è affatto la regola né è unanime a livello internazionale. E questa ‘rinuncia’ a quello che stava diventando un assett della reputazione, costruito con anni e anni di impegno coerente, non viene considerata da importanti aziende italiane.

Così l’81% delle aziende sentite mantiene o inaugura iniziativa DEI nel 2025, con i tre quarti del campione che pensano di rafforzare il proprio impegno e investire di più in questo ambito. Ma non si può non tenere conto di quanto sta succedendo ed un’azienda su tre dichiara che modificherà la propria comunicazione sul tema.

Le iniziative previste allargano il focus e comprendono cure, disabilità, ‘includono’ sempre scelte inerenti l’attenzione alla comunità Lgbqtia, l’ecologia, il territorio, il benessere dei propri impiegati, l’empowerment femminile, ma estendono il campo dell’attenzione.