Conoscere le tendenze americane nella filantropia è importante. Il report “11 Trends in Philanthropy for 2025” è stato prodotto dal Dorothy A. Johnson Center for Philanthropy, un centro di ricerca e formazione con sede presso la Grand Valley State University (Michigan, USA).
Fondato nel 1992 con il sostegno della W.K. Kellogg Foundation, il Johnson Center è riconosciuto a livello internazionale per la sua competenza nell’analisi del settore filantropico e per il suo impegno nel rafforzare le capacità e migliorare le informazioni delle organizzazioni nonprofit, dei donatori e delle comunità.

Ogni anno, il centro pubblica un’analisi delle principali tendenze che stanno ridefinendo il panorama della filantropia. Il report è considerato una risorsa autorevole per professionisti, fondazioni, enti del terzo settore e studiosi.
Filantropia in America
Il mercato americano del giving — che comprende donazioni individuali, corporate, fondazioni e strumenti innovativi di partecipazione — rappresenta il più vasto e articolato ecosistema filantropico al mondo. Le dinamiche che emergono negli Stati Uniti spesso anticipano o influenzano gli orientamenti globali, rendendo questo report uno strumento prezioso per comprendere le evoluzioni della filantropia anche in contesti europei e internazionali.

In un momento storico segnato da sfide sociali, economiche e ambientali, osservare le trasformazioni del settore filantropico americano offre spunti fondamentali per ripensare il ruolo del dono, della partecipazione civica e dell’innovazione sociale nel costruire comunità più eque e resilienti.
Cinque anni dopo il Covid
Cinque anni dopo la pandemia, il settore filantropico riflette su cambiamenti profondi e sfide persistenti. La domanda di servizi essenziali è in crescita, mentre le donazioni, al netto della correzione per l’inflazione, sono in calo.
Primi tre focus: crescita del dono collettivo, aumento del lobbyng, pratiche spend-down
Il dono collettivo è in forte aumento. E si prevede un’espansione ulteriore fino al 2028. Le organizzazioni nonprofit fanno più lobbying, spinte dalla crescita del settore e dai successi ottenuti. Sempre più fondazioni scelgono di esaurire i propri fondi entro un periodo definito, anziché operare in perpetuo.
Quattro, cinque, sei: le nuove regole fiscali, l’aging, i giving days…
La scadenza di molte disposizioni della riforma fiscale Usa del 2017 stanno avendo effetti drastici sul settore nonprofit. Si teme una riduzione ulteriore delle donazioni individuali. Entro il 2034, inoltre, gli over 65 supereranno i minori di 18 anni. La filantropia deve adattarsi a questa realtà, investendo in servizi per anziani, caregiver e infrastrutture inclusive.
Eventi ‘firmati’ destinati al ‘Giving’ sono in crescita con Università, fondazioni comunitarie e organizzazioni tematiche che stanno creando i propri ‘giorni del dono’.
7,8,9 e 10: un nuovo volontariato, ruolo supplente, scegliere sulle politiche DEI
Il volontariato tradizionale è in declino, ma emergono nuove forme: esperienze brevi e flessibili, volontariato virtuale, riconoscimento del volontariato informale. Investire nella gestione dei volontari è cruciale per invertire la tendenza.
La filantropia sta rispondendo alla crisi del personale sanitario con donazioni storiche a università e programmi di formazione. Anche enti pubblici e collaborazioni locali stanno investendo in percorsi educativi per ruoli sanitari.
Dopo il 2020, il sostegno alla giustizia sociale è diminuito, complice la polarizzazione politica e attacchi alle politiche DEI. Le fondazioni devono decidere se mantenere gli impegni presi o ritirarsi. Cresce il sostegno filantropico a iniziative per rafforzare la democrazia: accesso al voto, informazione civica, dialogo pubblico. Tuttavia, permangono disuguaglianze regionali e mancanza di coordinamento tra attori.
Crisi della Forza Lavoro Nonprofit
Il settore nonprofit affronta una crisi di personale: salari bassi, burnout, difficoltà di assunzione. Il benessere dei dipendenti è essenziale per la sostenibilità delle organizzazioni. Alcuni fondi stanno investendo in programmi di riposo, salute mentale e flessibilità.