Intesa SanPaolo più benefica: welfare, meridione, inclusione

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Buone notizie da IntesaSanPaolo. Il grande gruppo bancario nazionale e internazionale ha deciso di aumentare la dotazione del proprio Fondo di Beneficenza. Destinati al terzo settore e ad opere di carattere sociale e culturale €24,5 milioni nel 2025 (+6,52%), dopo che nel 2024 i fondi destinati erano stati di 23 miliardi.

Previsto dallo Statuto di Intesa Sanpaolo, il Fondo di Beneficenza ed opere di carattere sociale e culturale permette di stanziare una quota degli utili alla beneficenza e al sostegno di progetti di solidarietà, utilità sociale e valore della persona.

 

Le linee guida dell’azione

Assieme all’entità della elargizione, sono anche state definite le Linee Guida 2025-2026 del Fondo, che ha identificato le seguenti tematiche prioritarie di azione.

In primo piano c’ è il welfare sanitario di prossimità, attraverso “il sostegno all’accesso ai servizi sociosanitari di persone non supportate da una rete adeguata, il supporto alle famiglie con persone non autosufficienti o fragili e la creazione di unità e centri sanitari, anche di tipo mobile, complementari al Sistema Sanitario Nazionale (SSN) e gestiti da Enti del Terzo Settore”.

Secondo punto chiave, dalla sanità al sociale e alla formazione in ambito territoriale, “la valorizzazione delle potenzialità dell’Italia meridionale e insulare, per il contrasto alla dispersione scolastica, lo sviluppo delle aree interne e il sostegno all’imprenditoria giovanile in questi territori”.

Terzo canale e terzo ambito da considerare, in termini progettuali, quello dell’inclusione sociale. In primo piano, ovviamente, l’emergenza migranti e rifugiati, con l’attenzione a situazioni “di fragilità sociale, economica, psicologica e linguistica, per promuovere un’integrazione efficace e sostenibile, con una specifica attenzione alle attività di accoglienza e inclusione, istruzione e formazione, inserimento lavorativo”.

Gian Maria Gros-Pietro, Presidente di Intesa Sanpaolo, ha spiegato in che cornice s’inserisce anche questo impegno. “Intesa Sanpaolo – ha spiegato il presidente dell’Istituto di credito – ha da tempo posto come elemento chiave del suo essere banca l’impegno a favore di chi si trova in condizioni di svantaggio economico, sociale, di salute. Il Fondo di Beneficenza svolge un ruolo speciale in questo ambito e anche nel 2025 concentrerà le sue risorse – oltre 24 milioni di euro – in programmi volti a ridurre i divari sociali ed educativi che limitano il pieno sviluppo delle persone e del Paese intero. Nel prossimo biennio particolare attenzione verrà posta al welfare sanitario, all’accoglienza e all’inclusione”.

GIAN MARIA GROS PIETRO INTESA SANPAOLO (ImagoEconomica, Sergio Raimondo Oliverio https://creativecommons.org/licenses/by-sa/3.0/deed.en)

Storia di un impegno costante 

Intesa SanPaolo ha costantemente, negli ultimi anni, intensificato e migliorato il proprio impegno nella benifecenza. Dal 2016, il Fondo di Beneficenza ha erogato €130 milioni a 7.700 progetti, interessando persone e famiglie in difficoltà, giovani, donne, per colmare il divario educativo e digitale, contrastare la povertà e fornire una risposta concreta alle crescenti disuguaglianze. Nel 2024 il Fondo aveva investito il 22% in più rispetto al 2023, con 934.000 beneficiari diretti in prevalenza sul territorio nazionale (89% del totale): 44% al Nord, 25% al Centro, 31% al Sud e nelle Isole.

Il Fondo di Beneficenza di Intesa SanPaolo, con 2.325 richieste valutate, si vuole posizionare come un punto di riferimento nell’ambito della filantropia in Italia. Per quanto riguarda gli interventi di tipo umanitario in Paesi esteri, il focus è su quelli con un Indice di Sviluppo Umano basso o medio e i paesi poveri o emergenti colpiti da calamità naturali.

Le candidature dei progetti vanno presentate attraverso la piattaforma del fondo.

Come da Statuto, una quota degli utili va alla solidarietà

Seguendo una tradizione consolidata, lo Statuto di Intesa Sanpaolo S.p.A. prevede la possibilità di destinare, tramite il “Fondo di Beneficenza ed opere di carattere sociale e culturale”, una quota degli utili distribuibili alla beneficenza e al sostegno di progetti che hanno come riferimento la solidarietà, l’utilità sociale e il valore della persona.

Nella scelta dei settori e dei progetti di intervento viene prestata particolare attenzione ai valori di riferimento, al merito delle iniziative che vengono proposte e all’importanza dei bisogni sociali che intendono soddisfare.
Le attività vengono svolte secondo modalità trasparenti e rendicontabili e attraverso procedure che evitino ogni possibile conflitto di interessi di ordine personale o aziendale.
Viene assicurato che le erogazioni liberali prescindano dal perseguimento di interessi di natura commerciale. Le modalità di gestione e utilizzo del Fondo sono disciplinate dal Regolamento e dalle Linee Guida approvati dal Consiglio di Amministrazione della Banca in modo trasparente e coerente con gli impegni indicati nel Codice Etico del Gruppo Intesa Sanpaolo. Tali principi sono orientati a condividere con la comunità l’attenzione alla persona, nonché ai diritti umani, alla solidarietà economica e sociale, allo sviluppo sostenibile, alla conservazione dell’ambiente ed al sostegno alla cultura.