Il 92% dei papà non fa il congedo parentale

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Pochi ‘mammi’ in Italia, anche se si cominciano a vedere in tv tante campagne pubblicitarie con papà impegnati servizievolmente a tutelare la carriera della compagna seguendo i figli e accudendoli. A dirlo – con tanti articoli dedicati, in primis un articolo dettagliato del Corriere della Sera – è rapporto dell’INPS pubblicato nel luglio 2025. I dati disponibili dicono quanto sia poco praticata e utilizzata la possibilità di legge che accorda anche ai papà un congedo di paternità (ridotto per durata e garanzie rispetto ad altri esempi europei) retribuito.

Un papà casalingo con due figli

In pratica solo l’8% dei padri italiani ne ha usufruito, lasciando inutilizzato questo diritto nel 92% dei casi. Per converso le madri ne fanno uso nel 62% dei casi. Quello che emerge è un quadro di contesto in cui a influire sono motivi di tipo economico, ma anche di natura culturale e sociale.

Il congedo parentale prevede una retribuzione ridotta (solitamente al 30% dello stipendio), e molti padri, soprattutto con redditi medio-bassi, non possono permettersi di assentarsi dal lavoro. Persiste l’idea che la cura dei figli sia principalmente responsabilità della madre.

Alcuni uomini temono che prendere il congedo possa danneggiare la loro carriera o essere mal visto dai superiori. Si spiega così anche il basso indice di natalità che caratterizza la nostra società?

In altri Paesi, proprio in considerazione delle ragioni della demografia, gli interventi di sostegno sono più ampi. Il confronto tra l’Italia e altri paesi europei sul congedo parentale evidenzia differenze significative sia in termini di durata, retribuzione, sia di partecipazione dei padri.

In Italia sono previsti 10 giorni retribuiti al 100% (20 in caso di parto plurimo). Congedo parentale facoltativo prevede fino a 6 mesi per ciascun genitore, ma retribuito solo al 30% (o 80% per un mese, se fruito entro i primi 6 anni del bambino).

Congedo di paternità sistemi a confronto

In Svezia il totale giorni disponibili è di 480 giorni per coppia, retribuiti fino all’80% per i primi 390 giorni. I padri hanno garantiti e non trasferibili 90 giornid i congedo e l’80% dei padri svedesi approfitta di questa opzione. Dagli scandinavi ad un altro paese latino, in Francia il congedo parentale dura fino a 3 anni, ma con indennità molto bassa. Il congedo di paternità dura 28 giorni, di cui 7 obbligatori e l’utilizzo è più diffuso rispetto all’Italia, ma ancora inferiore ai paesi nordici.

La Germania è più ‘buona’ con i papà. Le regole prevedono fino a 14 mesi di congedo retribuito al 65% del reddito, se entrambi i genitori partecipano e 2 mesi extra se entrambi i genitori prendono almeno 2 mesi. L’Italia, pur avendo fatto progressi, resta indietro soprattutto per la bassa retribuzione del congedo parentale e la mancanza di incentivi forti per i padri.