Fresco di produzione by CAF (Charities Aid Foundation), il report Corporate Giving 2025 offre uno scenario aggiornato della filantropia aziendale nel Regno Unito, con particolare attenzione alle aziende del FTSE 100. Lo studio offre pure analisi settoriali, case histories, approfondimenti su come le aziende aiutano il territorio e le comunità in cui operano. E finisce per essere decisamente indicativo su un piano più generale. I trend indicati sono palesemente globali, chiamando in causa multinazionali che operano nel resto del mondo come nel Regno Unito.
CAF – fondata nel 1916 – raduna alcune organizzazioni di beneficenza nel Regno Unito e nel Nord America che operano a livello globale e, più in particolare, le Charities Aid Foundation di Regno Unito, US, Canada e l’American Donor Fund.
Nel Regno Unito, CAF possiede CAF Bank Limited e CAF Financial Solution costituendo un sistema integrato che vuole aiutare le organizzazioni benefiche a gestire le proprie risorse.
Cosa dice il Corporate Giving 2025 di CAF
Nel 2024, le donazioni aziendali totali si sono fermate a £4,26 miliardi, con un calo di circa 300 milioni di sterline nelle donazioni in denaro. Molte aziende hanno preferito contributi in-kind (in natura) e volontariato aziendale. Le aziende del FTSE 100 hanno contribuito con £1,85 miliardi, ma solo 24 hanno donato almeno l’1% dei profitti ante imposte. GSK si distingue con £90 milioni in contanti e £244 milioni in contributi in natura.
Le aziende che adottano framework come il B4SI (Business for Societal Impact, lo standard globale per misurare e gestire l’impatto sociale delle imprese) mostrano maggiore impegno e impatto. In UK Kingfisher e Tesco sono esempi di integrazione della filantropia nel core business. Le principali aree di intervento sono il welfare sociale, il supporto a bambini e giovani, e iniziative ambientali (il 78% delle aziende FTSE 100 ha contribuito a progetti green). Se tutte le aziende FTSE 100 e il 25% delle imprese UK donassero l’1% dei profitti ante imposte, le charity potrebbero ricevere fino a £9,06 miliardi all’anno.
Questione di responsabilità. Le discontinuità e i trend
Il report sottolinea che il giving aziendale non è un lusso, ma una responsabilità. Le imprese hanno il potere di generare cambiamenti significativi—la vera domanda è se sapranno cogliere questa opportunità.
Le discontinuità dell’ultimo rapporto? Nei report precedenti si osservava una crescita costante o una stabilità nelle donazioni monetarie. Nel report 2025, invece, si registra un calo di circa £300 milioni nelle donazioni in cash, segno di una ridefinizione delle priorità aziendali.
B4SI, giving territoriale, donazioni in natura
Le aziende stanno spostando l’attenzione dal denaro ai beni e servizi offerti gratuitamente, come consulenze, prodotti, tempo dei dipendenti. Questo rappresenta un cambio di paradigma rispetto al modello tradizionale di giving.
Il report 2025 dà molto più spazio all’adozione di modelli come B4SI, che aiutano le aziende a misurare l’impatto sociale. Nei report precedenti, l’analisi era più descrittiva e meno orientata alla misurazione e alla strategia.
Una novità importante è l’attenzione al giving territoriale, cioè al supporto diretto alle comunità locali in cui le aziende operano. Questo approccio era marginale nei report precedenti.
Tra i trend, le donazioni in-kind—cioè beni, servizi o tempo offerti gratuitamente anziché denaro -stanno assumendo un ruolo sempre più centrale nel Corporate Giving, e il report Corporate Giving 2025 di CAF ne evidenzia chiaramente l’impatto.