Bilancio lusinghiero e senza precedenti per Kenya Airways (la foto dell’aeromobile in apertura è tratta da Wikipedia) che ha recentemente presentato i conti dell’anno finanziario 2024. La compagnia ha registrato per la prima volta un utile netto rimarchevole, di ben 5,4 miliardi di scellini kenioti (+124%), con un miglioramento significativo rispetto alla perdita di 22,6 miliardi dell’anno precedente. Saldo fortemente positivo che chiama in causa anche il notevole successo turistico del Kenya nello stesso arco temporale. Ma non solo.
Volare in Kenya
Tutti gli indicatori rilevanti per quello che riguarda i viaggiatori di Kenya Airways sono positivi. Con un incremento del 10% dei posti disponibili, sono saliti a 5,23 milioni i passeggeri trasportati, con una crescita del 4% rispetto all’anno precedente e il tonnellaggio delle merci ha un segno più del 23%. L’utile operativo è aumentato del 58%, dimostrando un controllo dei costi efficiente.
Kenya Airways è una compagnia aerea con una struttura di proprietà mista. Il governo del Kenya è il principale azionista, possedendo una quota significativa. Un altro azionista importante è KLM Royal Dutch Airlines, che detiene una parte delle azioni. Il resto delle azioni è distribuito tra investitori privati e pubblici, essendo la compagnia quotata alla Borsa di Nairobi.
La compagnia è stata fondata nel 1977, dopo lo scioglimento della East African Airways. La sua sede centrale si trova a Embakasi, Nairobi, con il suo hub presso l’aeroporto internazionale Jomo Kenyatta.
La compagnia aerea è stata di proprietà del governo del Kenya fino all’aprile 1995 ed è stata privatizzata nel 1996, diventando la prima compagnia di bandiera africana a farlo con successo. Oltre allo stato del Kenya (48,9%) gli altri azionisti chiave sono KQ Lenders Company 2017 Ltd (a sua volta di proprietà di un consorzio di banche) con il 38,1% e KLM, che ha una partecipazione del 7,8% nella società. Le azioni sono quotate alla Borsa di Nairobi, alla Borsa di Dar es Salaam e alla Borsa valori dell’Uganda. La compagnia aerea è diventata membro di SkyTeam nel giugno 2010 ed è anche membro dell’African Airlines Association dal 1977.
La concorrenza sul continente
Il vettore opera in un contesto africano in cui Ethiopian Airlines è considerata la compagnia aerea leader in Africa, con una rete di destinazioni molto più ampia e un numero di passeggeri significativamente maggiore rispetto a Kenya Airways e South African Airways, un tempo dominante, ha affrontato difficoltà finanziarie e operazioni ridotte negli ultimi anni. Questo ha permesso a Kenya Airways di guadagnare terreno come uno dei principali operatori nella regione.
Le rotte? Si parte da Nairobi (hub principale), e si raggiungono Johannesburg, Lagos, Accra, Addis Abeba, e molte altre città africane, mentre in Europa sono Londra, Parigi e Amsterdam le principali destinazioni e, in Asia, Guangzhou e Mumbai ed il America, New York.
Per Kenya Airways si tratta del primo bilancio in profitto dal 2013 con una strategia molto precisa definita nel Project Kifaru, un piano che enfatizza l’importanza dell’eccellenza operativa, della disciplina finanziaria della società e, ovviamente della migliore esperienza di volo garantita al cliente. Sulla sua pagina Instagram, l’amministratore delegato e CEO del gruppo Kenya Airways, Allan Kilavuka, ha dichiarato – tra le altre cose – che la compagnia aerea è ancora concentrata sull’attrazione di un investitore strategico per garantire la sostenibilità a lungo termine.
Una fase di espansione che si lega al boom del turismo
L’aumento del numero di visitatori nel 2024 è stato del 15%. Secondo i dati presentati di recente dalla ministra del Turismo keniano, Rebecca Miano (nella foto in alto) il bilancio dei dodici messi dell’anno scorso è stato di 2,4 milioni di turisti circa, con un progresso robusto rispetto ai 2,1 milioni circa del 2023.
Il Governo sta puntando con grande convinzione sulla promozione del turismo e le previsioni indicano che il numero di visitatori nel Paese potrebbe superare i 3 milioni già entro il 2025. Il Kenya, dicono le statistiche, ha un altissimo livello di repeaters, di turisti cioè che tendono a ritornare nel Paese dopo averlo scoperto.
Secondo le stime più recenti, il Kenya potrebbe raggiungere presto i 5 milioni di turisti annui in meno dieci anni, se il settore turistico continua a crescere a un ritmo costante. Tuttavia, questo dipenderà da vari fattori come le politiche di marketing, l’infrastruttura, la sicurezza e la competitività globale.