AfCFTA, i ministri africani puntano sul libero scambio continentale

SOMMARIO

Nessun contenuto disponibile.

Il libero scambio interafricano è davvero un obiettivo percorribile. Da raggiungere quanto prima, in un contesto geopolitico internazionale che non concede sconti e fatica ad elargire ‘aiuti’ più o meno interessati ai Paesi dell’Africa. Lo ha ribadito la cinquantasettesima sessione della Commissione economica per l’Africa ad Addis Abeba, tenutasi dal 12 al 18 marzo 2025.

Tema chiave ancora l’AfCFTA (African Continental Free Trade Area) e l’implementazione dell’accordo. In pista c’erano tutti i principali ministri africani delle finanze, della pianificazione e dello sviluppo economico. Riyad Mezzour, presidente dell’Ufficio dei ministri africani delle finanze e della pianificazione economica, ha fatto un intervento prudente sul tema. “L’attuazione dell’Area continentale di libero scambio africana – ha spiegato – non deve essere intesa come un evento isolato, ma come un processo completo e continuo che richiede pazienza, tatto e pianificazione strategica”.

Libero scambio continentale, catene di valore regionale

Mezzour, che è pure ministro dell’Industria e del Commercio del Marocco, ha inoltre sottolineato l’importanza di attivare le catene del valore regionali per rafforzare l’integrazione e ha evidenziato la necessità di sforzi coordinati per eliminare le barriere che ostacolano la promozione del commercio intra-africano. Il raggiungimento di questi obiettivi richiede una forte volontà politica e una collaborazione efficace tra gli Stati membri.

Più investimenti nell’empowerment digitale

La conferenza ha anche indagato il ruolo della digitalizzazione nella trasformazione economica dell’Africa. Gli investimenti in infrastrutture, formazione e competenze digitali può produrre un empowerment imprenditoriale dei giovani africani.

Claver Gatete, segretario esecutivo dell’UNECA, ha sottolineato che il mutevole panorama globale, caratterizzato da investimenti e aiuti sempre più limitati diretti alle nazioni africane, evidenzia l’urgente necessità per il continente di promuovere il commercio e gli investimenti intra-africani attraverso l’AfCFTA.

“Solo costruendo relazioni commerciali più forti e investendo l’una nell’altra, le nazioni africane possono migliorare la resilienza economica, stimolare la crescita e creare un’economia regionale autosufficiente”.

Per portare a casa progressi è necessario, secondo Gatete, “sviluppare strategie nazionali su misura per l’AfCFTA”.

Rating del credito made in Africa

Il professor Mthuli Ncube (nella foto sotto), ministro delle finanze dello Zimbabwe, ha invece sottolineato l’urgente necessità di un’organizzazione africana di rating del credito per prevenire la sottovalutazione dei paesi africani nel sistema finanziario globale. Tale organizzazione migliorerebbe la credibilità, migliorerebbe l’accesso agli investimenti e sosterrebbe l’AfCFTA.

Negli incontri in Etiopia, inoltre, sii è discusso su come coinvolgere maggiormente giovani, donne e piccole e medie imprese nei benefici dell’AfCFTA. Sono state evidenziate le priorità legate al cambiamento climatico e al commercio sostenibile. È stato ribadito il bisogno di armonizzare le politiche commerciali e superare le barriere che ostacolano il commercio.