Dal 2024, anno di avvio del Piano Mattei, SACE ha rilasciato oltre 3 miliardi di euro di garanzie. Questo ha consentito la realizzazione di circa 18 miliardi di euro di investimenti e progetti di aziende italiane in Africa. L’impegno ha coinvolto più di 200 imprese attive in settori strategici come agroalimentare, energia, meccanica strumentale, infrastrutture, automotive e chimica.
Questi dati sul 2024 sono stati presentati nel corso dell’annuncio della seconda edizione dell’African Champion Program, promosso da Sace.
Il contesto è ovviamente quello del piano promosso dal governo italiano che punta a rafforzare il partenariato economico con l’Africa organizzandolo in un disegno armonico. L’idea centrale è quella di dare vita ad un hub energetico e favorire lo sviluppo locale. Ma on solo. E in questa dimensione strategica SACE si propone – finanziariamente parlando e non solo – come il principale attore operativo.

SACE è l’Export Credit Agency italiana, controllata dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, che ha il compito di sostenere le imprese italiane nei processi di internazionalizzazione e nell’accesso ai mercati esteri. Lo fa principalmente attraverso garanzie finanziarie, assicurazioni sul credito all’export e strumenti di supporto agli investimenti.
Ruolo di SACE in Africa
Negli ultimi anni, SACE è diventata un attore chiave nel rafforzare il partenariato economico tra Italia e Africa, in linea con il Piano Mattei per l’Africa. Lo ha fatto offrendo strumenti di supporto all’export e iniziative come l’Africa Champion Program, che fornisce formazione e assistenza alle imprese italiane interessate ai mercati africani.
Secondo l’a.d. di SACE, Michele Pignotti, “spesso le aziende italiane non sono a conoscenza delle opportunità. È grazie a iniziative come questa – rimarca il manager – che Sace mira ad accompagnare le imprese verso nuovi mercati ad alto potenziale per favorire opportunità concrete di crescita e rafforzare il nostro export”.

L’Africa Champion Program di SACE – come accennato – vuole accompagnare le imprese italiane verso i mercati africani prioritari del Piano Mattei, fornendo competenze, strumenti e opportunità concrete.
Un percorso articolato
Tra gli strumenti di base c’è un percorso di circa 20 ore con focus su alcuni paesi chiave del Piano governativo, a cominciare da Tanzania, Senegal, Etiopia, Ghana, Angola, Algeria, Marocco, Kenya.
I settori strategici individuati sono agricoltura, energia, infrastrutture. Dei moduli aggiuntivi formativi riguardano la collaborazione tra imprese, la relazione con istituzioni e organizzazioni internazionali, le materie prime critiche e infrastrutture digitali.
In tema relazioni, il programma mette a disposizione Business Matching che, tramite SACE Connect, mette in contatto imprese italiane e buyer africani e offre opportunità di networking con partner locali e internazionali.