Player dell’economia del Kenya più ambiziosi e aperti ai mercati esteri. Mentre rimane stabile l’investimento di aziende straniere nel Paese. Lo dice l’ultimo rapporto dell’Unctad, acronimo che designa la Conferenza delle Nazioni Unite sul commercio e lo sviluppo. Le aziende keniote nel 2024 hanno più che raddoppiato gli investimenti nei paesi stranieri rispetto al 2023, evidenziando maggiore propensione ad allargare i propri orizzonti. Mentre il denario che affluisce da fuori confine nell’economia di Nairobi rimane stabile, sopra la soglia dei 1500 milioni di dollari, rispetto alla quale si era andati sotto questo livello solo nel coviddiano 2021.
Unctad ed il Kenya
Il dato arriva da un’istituzione internazionale autorevole. L’Unctad stima che gli investimenti diretti esteri (IDE) delle aziende keniote nel 2024 siano arrivati a 1,31 miliardi di dollari (circa 169,36 miliardi di scellini), con un progresso di più del 100% (+122,79%) rispetto ai 588 milioni di dollari (76,02 miliardi di scellini) del 2023. Gli IDE globali hanno mostrato una ripresa significativa nel 2024, con un aumento del 15% rispetto all’anno precedente. Le economie in via di sviluppo, in particolare, hanno fatto registrare un incremento del 20%, trainato principalmente da investimenti in Asia e Africa. Nel continente africano, in particolare, è stata notevole la già citata prestazione del Kenya.
La stabilità sul fronte dei Foreign Direct Investment ‘Inward’ viene attribuiao dai vari osservatori a politiche favorevoli agli investimenti e a progetti infrastrutturali di grande scala. I settori delle energie rinnovabili e delle tecnologie digitali hanno attirato la maggior parte degli investimenti. L’industria manifatturiera ha visto una ripresa, con un aumento degli investimenti in produzione avanzata e automazione. Nonostante la crescita, permangono sfide legate alla stabilità politica e alle infrastrutture inadeguate in alcune regioni. Le opportunità future includono l’espansione degli investimenti verdi e l’integrazione delle tecnologie emergenti. L’UNCTAD raccomanda politiche che promuovano la sostenibilità e l’inclusione sociale. Viene sottolineata l’importanza di creare un ambiente favorevole agli investimenti attraverso riforme regolatorie e incentivi fiscali.
L’impatto sull’occupazione
Gli investimenti diretti esteri (IDE) hanno avuto un impatto significativo sull’occupazione in Kenya. L’aumento degli IDE ha portato alla creazione di nuovi posti di lavoro, soprattutto nei settori delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (ICT), delle energie rinnovabili e delle infrastrutture. Questi investimenti hanno contribuito a migliorare le competenze della forza lavoro locale e a stimolare la crescita economica.
In particolare, il settore ICT ha visto una crescita notevole, con molte aziende internazionali che hanno stabilito uffici e centri di sviluppo in Kenya, creando opportunità di lavoro per i giovani professionisti. Inoltre, gli investimenti nelle energie rinnovabili hanno portato alla costruzione di nuovi impianti e alla necessità di personale qualificato per gestirli.
Uno sguardo fuori dai confini
I player industriali kenioti stanno espandendo la loro presenza oltre i confini nazionali, investendo in vari settori strategici in altre nazioni. Ecco alcuni punti salienti. Il Kenya ha sviluppato zone economiche speciali come quella di Naivasha, che attraggono investimenti esteri grazie alla loro posizione strategica e alla disponibilità di energia geotermica.
Le aziende keniote stanno investendo in settori come la manifattura, la logistica e la tecnologia. La disponibilità di energia sostenibile, come quella geotermica, rende queste aree ‘SEZ’ particolarmente attraenti per le aziende che pongono enfasi sulla sostenibilità ambientale . Queste collaborazioni sono spesso facilitate da incentivi fiscali e semplificazioni burocratiche offerte dalle SEZ. Il Kenya si vuole posizionare come un hub logistico e industriale nell’Africa orientale, grazie alla sua infrastruttura avanzata e alla posizione geografica favorevole.
I big del Kenya guardano fuori dai confini
Tra i principali attori industriali kenioti che stanno espandendo la loro presenza internazionale ci sono Kenya Electricity Generating Company (KenGen), società Leader nella produzione di energia che sta investendo in progetti di energia rinnovabile in tutta l’Africa orientale. Da registrare anche l’attivismo di Kenya Airways: La compagnia aerea nazionale del Kenya, che ha ampliato le sue rotte internazionali per includere destinazioni in Asia, Europa e Nord America. Bidco Africa, invece, è un importante produttore di beni di consumo, che ha esteso le sue operazioni in diversi paesi africani. Equity Bank, invece, è una delle principali banche del Kenya, che ha aperto filiali in Uganda, Tanzania, Ruanda, Sud Sudan e Repubblica Democratica del Congo. Infine Safaricom, la più grande compagnia di telecomunicazioni del Kenya, nota per il suo servizio di mobile money M-Pesa, che è stato esportato in altri paesi africani.