Si è svolto qualche giorno fa l’incontro ‘Italy meets Kenya’, un evento organizzato a Nairobi da Cassa Depositi e Prestiti, in collaborazione con l’Ambasciata d’Italia a Nairobi, ICE, SIMEST, Confindustria Assafrica & Mediterraneo e CNA, e trasmesso in streaming sulla piattaforma CDP Business Matching.
Rappresentata all’evento la Camera di Commercio keniota (Kncci), ma anche Keninvest, l’autorità governativa che supporta e orienta gli investimenti occupandosi anche degli aspetti preliminari di tipo più burocratico, nonchè l’associazione degli imprenditori kenioti, Kepsa. Aperto dall’ambasciatore Roberto Natali, che ha sottolineato il ruolo di stabilizzatore dell’area del Paese governato da William Ruto, l’appuntamento ha proposto una overview sul mercato keniano, con l’intenzione di connettere sempre più strettamente le aziende italiane interessate ad espandersi sul quel territorio e le imprese locali.
CDP e le tendenze di sviluppo
Nel corso dell’incontro sono state disegnate le principali tendenze del mercato keniota, con qualche indicazione sulle possibilità di partnership che si aprono in vari settori e ambiti a più naturale vocazione di interscambio. CDP, che sta per aprire una sede a Nairobi, ha illustrato i principali strumenti finanziari che mette di regola a disposizione delle imprese nell’ambito della Cooperazione Internazionale allo Sviluppo.
I settori e gli sviluppi più naturali? Nell’industria di lavorazione delle pelli, nell’agribusiness, nella sanità, nel turismo alcune delle principali opzioni. Per il nostro ambasciatore è decisamente importante l’aspetto della formazione. “Il Kenya è una nazione giovane – ha premesso Natali – e la formazione, oltre che l’istruzione in generale, deve essere una priorità per permettere alle nuove generazioni, che costituiscono anche la futura forza lavoro del Kenya, di esprimere il proprio valore”. L’appuntamento ha avuto in margine ed in coda una serie di incontri B2B tra le imprese partecipanti.
Una convinta apertura al Kenya
Vale la pena ricordare che nello scorso autunno si era tenuta la visita ufficiale in Kenya del ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso. Tra i terreni di collaborazione individuati anche il versante digitale del Piano Mattei, in particolar modo attraverso il progetto ‘AI Hub for Sustainable Development’.
Sempre nell’ambito del Piano Mattei, aveva sottolineato Urso, “possiamo oggi valutare con il Kenya collaborazioni su nuovi settori, ulteriori a quello dello spazio per il quale quest’anno ricorrono i primi 60 anni di cooperazione tra i due Paesi, tra cui la produzione di biocarburanti o l’approvvigionamento delle materie prime critiche necessarie alla duplice transizione, ecologia e digitale”.
Recentissimo, invece, un altro incontro all’ambasciata italiana a Nairobi, sempre con Natali in primo piano, con presente per Alice for Children il nostro Francesco Barabino vice coordinatore sul campo della nostra Onlus in Kenya.
In quell’occasione, si era prefigurato come le ONP presenti e radicate nel tessuto sociale del Paese potessero funzionare per le nostre imprese interessate al Kenya come prezioso riferimento per decodificare la complessa realtà in cui intraprendere.